Una pagina bianca per l'Istruzione - Scriviamola insieme (Ferrara, 11/20/10)

"L’iniziativa “Una pagina bianca per l’istruzione_ scriviamola insieme” nasce dalla collaborazione tra Rete Universitaria Attiva – Unione degli Universitari di Ferrara e il poeta e art performer ivan, con il patrocinio del comune di Ferrara.
La pagina bianca rappresenta, come racconta lo stesso ivan, “un gesto pubblico che dia la possibilità a tutti di esprimersi attraverso l’arte e la poesia in un dialogo costante con la città”. Ed è proprio sfruttando questo dialogo tra tutti i soggetti coinvolti e non all’interno del mondo dell’istruzione della città di Ferrara che si è deciso di dare vita ad una pagina bianca grande quanto l’intera piazza della Cattedrale.
Argomento comune: Le eccellenze del mondo dell’istruzione pubblica. Tutti potranno partecipare e contribuire, scrivendo, disegnando, lasciando un semplice segno. Bambini, insegnanti, studenti, genitori, docenti, semplici passanti e curiosi saranno gli attori principali di questa performance artistica in grado di esaltare gli aspetti positivi e le tante eccellenze del territorio ferrarese, dalla scuola dell’infanzia all’università e alla ricerca. L’iniziativa verrà poi replicata nei 20 Atenei confederati con l’UdU (Unione degli Universitari) nel periodo compreso tra la fine di novembre e gli inizi di dicembre. I tasselli che compongono questo mosaico italiano verranno poi ricongiunti a Roma in un grande evento culturale nazionale che si svolgerà a Roma che vedrà l'opera ferrarese come centro dell'iniziativa.
Ci teniamo e puntualizzare che lo scopo dell'iniziativa non è affatto una contestazione, nè una manifestazione di piazza, ma nasce dallesigenza di sensibilizzare la cittadinanza e di valorizzare il carattere pubblico del mondo istruzione e quindi di esaltare la propria eccellenza, nello specifico quella ferrarese che negli ultimi anni ha fatto grandi salti di qualità;
Le sperimentazioni e l’ormai consolidata qualità del sistema di istruzione primaria e dell’infanzia ferrarese (ed emiliana in generale) non solo sono diventati oggetto di studi e analisi da parte di nazioni, ipersensibili al tema della formazione, come la Svezia, la Danimarca e gli Stati Uniti, ma vengono ormai presi a modello in tutto il mondo per l’avanguardia della programmazione e delle attività didattiche. [...]"

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